DICHIARAZIONE DI HUAMPANI' - Perù 1997

DICHIARAZIONE DI HUAMPANI' - Perù 1997

Preambolo: i bambini, le bambine ed gli adolescenti lavoratori (NATs) riuniti nel V Incontro Latinoamericano e dei Caraibi e nel I Mundialito di NATs e gli educatori partecipanti al IV Seminario Pedagogico "Politiche sociali e legislazione internazionale sul lavoro infantile", eventi svoltisi nella località di Huampanì, distretto di Chaclacayo, Lima, Perù, dal 6 al 15 agosto 1997.

Considerando:

1. Che il lavoro infantile è una realtà che coinvolge milioni di bambini, bambine ed adolescenti in tutto il mondo e che si ripercuote profondamente nella vita di ogni bambino, bambina ed adolescente nella sua famiglia ed a livello sociale, politico ed economico in generale.

2. Che attualmente, ed in relazione a questo tema, si sta sviluppando un profondo dibattito in diversi spazi istituzionali, politici, professionali e sociali.

3. Che già esiste un'importante esperienza di organizzazioni sociali di bambini ed adolescenti e di organismi governativi, non governativi ed intergovernativi che operano in questo campo.

4. Che sono stati realizzati diversi incontri nazionali, regionali, continentali ed internazionali di NATs e di educatori e professionisti, e prendendo in considerazione in particolare le conclusioni dei seguenti eventi:

• 1° Incontro Latinoamericano e dei Caraibi di NATs, Lima, 1988.
• 2° Incontro Latinoamericano e dei Caraibi di NATs, Buenos Aires, 1990.
• 3° Incontro Latinoamericano e dei Caraibi di NATs, Città del Guatemala, 1992.
• L'incontro di Bouaké, Costa d'Avorio, 1994.
• 4° Incontro Latinoamericano e dei Caraibi di NATs, Santa Cruz de Bolivia, 1995.
• L'incontro di Lomé, Togo, 1995.
• L'incontro di Bamako, Mali, 1995.
• L'incontro di Ouagadougou, Burkina Faso, 1996.
• 1° Incontro internazionale di NATs, Kundapur, India, 1996.
• 5° Incontro Latinoamericano e dei Caraibi di NATs, Lima, 1997.
• 1° Mundialito di NATs, Lima, 1997.

5. Che noi ci poniamo di fronte a questa realtà invocando un profondo rispetto e valorizzazione della dignità di bambini, bambine ed adolescenti, che noi consideriamo soggetti sociali e soggetti pieni di diritti che meritano di vivere uniti alle loro famiglie e comunità in un mondo che assicuri a tutti gli uomini e donne la possibilità di nascere, crescere e svilupparsi in un contesto nel quale la giustizia e la pace fondino la solidarietà come espressione di amore e felicità.

6. Che gli Stati non hanno adottato politiche sociali idonee alle loro realtà e tese al miglioramento delle loro condizioni di vita e di lavoro.

7. Che l'esistenza di un'impostazione giuridica imprecisa ed ambigua che non ha preso in considerazione le opinioni dei bambini, bambine ed adolescenti lavoratori manifestatesi negli eventi suindicati, che incentiva politiche di taglio abolizionista che non valorizzano la identitˆ del bambino, bambina ed adolescente lavoratore e che attentano al diritto umano a un lavoro degno, e nel quadro dei diritti che riconoscono loro gli strumenti dei diritti umani e la Convenzione dei Diritti del Bambino.

Dichiarano:

PRIMO Rivendicare come diritto umano il diritto a lavorare di tutte le persone senza distinzione di età il quale deve essere esercitato con la specificità propria della condizione di bambino, bambina ed adolescente, avendo la garanzia del godimento effettivo dei diritti lavorativi individuali e collettivi in tutti i tipi di attivitˆ lavorative.

SECONDO Rivendicare il protagonismo del bambino, bambina ed adolescente lavoratore come soggetto sociale, economico e giuridico e il suo diritto a partecipare, attraverso le sue organizzazioni, al disegno delle politiche e delle norme legali che riguardano la sua vita.

TERZO Condannare lo sfruttamento economico e l'abuso dei bambini, bambine ed adolescenti lavoratori rivendicando il loro diritto a condizioni degne di lavoro ed a una legislazione che li protegga.

QUARTO Richiedere politiche educative che articolino educazione e lavoro e che prendano in considerazione la specificità del ruolo sociale del NAT.

QUINTO Invocare gli organismi internazionali e multilaterali affinché elaborino strumenti giuridici che considerino la complessa e diversa natura del lavoro infantile distinguendo lo sfruttamento della mano d'opera infantile dalle altre forme di lavoro che contribuiscono allo sviluppo integrale del NAT.

SESTO Richiedere agli Organismi governativi, internazionali e multilaterali, una volontà politica reale, in concordanza con gli strumenti giuridici internazionali, contro l'eliminazione di ogni attività illecita e/o delittiva, tali come la schiavitù, la servitù, lo sfruttamento sessuale, la pornografia, il traffico di droghe e altre forme che attentino i diritti umani e che non possono essere confuse con la nostra concezione di lavoro infantile.

SETTIMO Esigere il riconoscimento ed il rispetto del diritto di opinione e di associazione consacrati dalla Convenzione Intenzionale dei Diritti del bambino, con il dovuto riconoscimento della personalità giuridica delle organizzazioni dei bambini, bambine ed adolescenti lavoratori.

OTTAVO Proporre l'adozione di un Protocollo Facoltativo alla Convenzione dei Diritti del Bambino che mantenga come assi referenziali nei confronti di ogni bambino:
• il riconoscimento del diritto alavorare come un diritto umano basato sulla dignità del bambino;
• il riconoscimento di una capacità speciale che superi la concezione classica di incapacità civile;
• il riconoscimento delle sue organizzazioni, dotandole della dovuta personalità giuridica in coerenza con il diritto di associazione riconosciuto nella Convenzione;
• ampliare le competenze del Comitato della Convenzione sui diritti del Bambino affinché possa ricevere informazioni anche da parte delle organizzazioni di bambini, bambine ed adolescenti lavoratori sulla violazione dei diritti dell'infanzia e chiedere soluzioni eseguibili dagli organi giurisdizionali di ogni Paese.

NONO Richiedere alle organizzazioni locali di lavoratori di permettere l'integrazione delle organizzazioni di bambini, bambine ed adolescenti lavoratori.

DECIMO Richiedere alla Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.) in compimento della sua costituzione come organismo delle Nazioni Unite di carattere tripartito che incorpori i NATs organizzati nei dibattiti e nelle decisioni che riguardano la loro situazione.

DECIMO PRIMO Presentare, dalla pratica pedagogica del lavoro con i bambini, bambine ed adolescenti lavoratori e dalla loro esperienza quotidiana, precise linee di politica sociale in quattro distinte aree: organizzazione, educazione-ricreazione, salute e lavoro. (Vedere annessi)

Noi educatori e le istituzioni che rappresentiamo facciamo nostro il messaggio dei bambini, bambine ed adolescenti lavoratori:

Sì al lavoro DEGNO, no allo sfruttamento!
Sì al lavoro PROTETTO, no al maltrattamento ed all'abuso!
Sì al lavoro RICONOSCIUTO, no all'esclusione ed all'emarginazione!
Sì al lavoro in CONDIZIONI UMANE, no alle condizioni indegne!
Sì al DIRITTO A LAVORARE in libertà, no al lavoro forzato!

Huampanì, Lima (Perù) - agosto 1997

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