Comunicato stampa del 31 gennaio 2003

Una RISOLUZIONE DELLA CAMERA che riconosce la possibilità
di ASCOLTARE i MOVIMENTI NATs nel dibattito sul lavoro minorile

Ieri la Camera dei Deputati ha votato quasi all'unanimità (ben 340 adesioni di entrambe gli schieramenti) la risoluzione firmata dall'On. Maria Burani Procaccini (Forza Italia) e da vari componenti della Commissione Bicamerale per l'infanzia, tra cui On. Marida Bolognesi (DS), in materia di "tutela del lavoro minorile".
Il testo sottolinea un'apertura importante verso il protagonismo dei bambini e degli adolescenti lavoratori attraverso il riconoscimento delle loro organizzazioni. In particolare l'attenzione si rivolge espressamente ai Movimenti NATs impegnando il Governo ad "avviare contatti con le Organizzazioni di bambini e adolescenti lavoratori presenti in molti Paesi del mondo, per prendere in considerazione le loro esperienze e sostenerne progetti ed iniziative".

Questo riconoscimento è il risultato anche di un percorso sollecitato dalla rete ITALIANATs (circuito di 19 Ong, associazioni e centrali del commercio equo che in Italia appoggiano i movimenti dei bambini e adolescenti lavoratori organizzati in America Latina, Africa, Asia), che durante lo scorso anno ha promosso l'incontro di TANIA PARIONA, ragazza lavoratrice peruviana rappresentante del Movimento latinoamericano dei Nats MOLACNATs, con la Commissione Bicamerale per l'infanzia, accolto con grande interesse da tutti i componenti presenti al dibattito, in particolare dalla Presidente on. Burani Procaccini e dall'On. Marida Bolognesi.

L'On. Bolognesi (DS) ha sottolineato in aula l'importanza "di cambiare, come richiesto, a maggio, dalla Conferenza mondiale delle Nazioni unite, il punto di vista degli adulti sul lavoro minorile, cominciando a parlare di bambini lavoratori come ne parlano ormai i movimenti mondiali. Ritengo che non dobbiamo più rifiutare soltanto in astratto il lavoro minorile. Certo, dobbiamo rifiutare lo sfruttamento, ma dobbiamo cominciare a chiederci se sia meglio un lavoro controllato per gli adolescenti dei paesi in via di sviluppo, che comunque lavorerebbero, anche quando noi affermiamo che il lavoro minorile non deve esistere".
La rappresentante DS ha continuato il suo intervento proponendo un paradigma culturale non eurocentrico e sottolineando la necessità di iniziare a parlare anche di qualità del lavoro dei bambini lavoratori organizzati nei movimenti, in concomitanza con la condanna delle forme di sfruttamento.
"Mi rendo conto che si tratta di materia culturalmente per noi difficile, ma chiedo di cominciare a spezzare questo punto di vista occidentale per allungarlo sul mondo, su temi che riguardano la vita e la qualitˆ della vita delle famiglie e dei bambini nel mondo".

Questa lettura atipica è il frutto di un dialogo intrapreso dall'On. Marida Bolognesi con i Movimenti internazionali NATs, le cui delegazioni continentali dell'America Latina MOLACNATs, dell'Africa MAJET e dell'Asia BHIMA SANGHA - BAL MAZDOOR UNION, si sono radunate a Milano dal 24 novembre al 6 dicembre scorso.

Il dibattito parlamentare ha visto anche la partecipazione dell'On. Marco Boato (Verdi), in rappresentanza dell'On. Luana Zanella (in missione in America Latina) che ha evidenziato: "L'estrema complessità del fenomeno del lavoro minorile impone anche una distinzione tra lavoro e sfruttamento del lavoro, perché lo sfruttamento è un reato contro l'umanità tutta, - ed è sempre da combattere -, mentre, - è questo un tema più delicato che è stato toccato anche da altri -, certi tipi di esperienza lavorativa e certe situazioni socio economiche, hanno un ruolo funzionale nel garantire la sopravvivenza fisica dei bambini e delle loro famiglie. A questo proposito va ricordato che ci sono in America latina, in Africa ed in Asia molti movimenti, costituiti dagli stessi bambini appoggiati da organizzazioni non governative, che stanno cercando strategie e soluzioni; tra queste vorrei ricordare il movimento internazionale dei Nats (Niños adolescentes trabajadores) del mondo, un movimento che chiede che si distingua tra il lavoro svolto in certe condizioni, degno, tutelato, con orari che consentano di studiare e giocare, e l'utilizzo di bambine e bambini in traffici illeciti, nella prostituzione, nelle forme di schiavitù e nel lavoro forzato che va totalmente combattuto".

Fabio Cattaneo, presidente ITALIANATs, ha commentato: "questa risoluzione della Camera esprime un'importante riconoscimento del percorso attivato dai Movimenti NATs di bambini e adolescenti lavoratori organizzati in 27 anni di storia: crediamo che questa apertura di forze diverse possa favorire la costruzione di ponti di scambio e di incontro tra realtˆ troppo spesso ignorate".

Ufficio stampa di ITALIANATs, 31 gennaio 2003

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