Articolo sull'incontro di Cotonou

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Pubblichiamo questo articolo apparso nel Giornale di Vicenza del 25 ottobre 2009, sottolinenado l'incongruenza del titolo, dove ci viene attribuita la volonta di "fermare" il lavoro minorile, mentre il nostro approccio al lavoro minorile in Africa e in molti altri paesi sottosviluppati del mondo è ben diverso.

“ITALIANATS”
«Aiutateci a fermare il lavoro minorile in Africa»

Da domani al 7 novembre si terrà a Cotonou, in Benin, l’8° “Incontro africano dei bambini e adolescenti lavoratori”. Il tema sarà “Bambini e adolescenti lavoratori costruiscono i loro diritti”, a partire dal problema dello sfruttamento esistente in varie parti del mondo del lavoro minorile. In Europa e in Italia non si parla però molto di questo importante avvenimento. All’incontro africano parteciperanno 200 bambini e adolescenti, con i loro accompagnatori, provenienti da Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Ciad, Costa d’Avorio, Etiopia, Gambia, Guinea-Bissau, Guinea, Madagascar, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Congo, Rwanda, Senegal, Togo, Zimbawe. Come inviati ci saranno le delegazioni di Ghana, Lesotho, Liberia, Marocco, Sierra Leone, Sud Africa, Tanzania, Zambia e poi di America Latina, Asia ed Europa. “Italianats” - segreteria è in corso Fogazzaro 21, presso l’Asoc - vuole portare a conoscenza anche dei non addetti ai lavori i problemi del lavoro minorile in Africa; e soprattutto di quanto il Movimento africano dei bambini e adolescenti lavoratori ha fatto in 15 anni. “Italianats” chiede un aiuto a sostenere questa “Africa positiva” con contributi al conto corrente intestato a Italianats, alla Banca Etica, Iban: IT 33 M 05018 11800 000000110570, con causale “8° incontro Maejt in Benin”.

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