Report di Chiara, una nostra volontaria tornata dal Perù

Queste pagine nascono dalla volontà di condividere quanto vissuto in Perù, nella convinzione che un’esperienza dà i suoi frutti solamente se viene compartida.

Karen, Luis, Samuel, Mauro, Camila…sono i volti dei “ miei” bambini che mi tornano alla mente se penso a Lima e al Perù … sono le persone con cui hai condiviso un pezzo di strada che ti porti nel cuore una volta a casa.
Ma andiamo con ordine.

Il viaggio nasce dal sogno di quattro amici, dalla volontà di continuare dall’altra parte del mondo l’esperienza in ambito educativo iniziata in Italia con l’associazione Amici dei Popoli, dal desiderio di conoscere da vicino i movimenti dei bambini e adolescenti lavoratori peruviani e il loro ideale di protagonismo giovanile all’interno della società.

Le esperienze vissute, le persone incontrate, i racconti raccolti lungo la strada …tutto si intreccia, i diversi pezzi ne completano e ne integrano altri, nella costruzione di un puzzle senza fine. Ogni progetto di cui siamo venuti a conoscenza ha però le sue caratteristiche, le sue peculiarità, soprattutto i suoi protagonisti, coloro che lo hanno reso possibile. Ecco perché ho diviso le pagine che seguono in “capitoli”, nel tentativo di descrivere con più chiarezza queste iniziative, ma con la consapevolezza che il racconto è comunque condizionato dal filtro della mia esperienza e delle mie percezioni.

PROMINATS

Il Prominats (programa de microfinanzas por nats) è un progetto che prevede il finanziamento di iniziative economiche sviluppate da gruppi organizzati di Nats. È gestito dall’IMI, un consorzio costituito da tre organizzazioni: INFANT (Instituto de Formación de Adolescentes y Niños Trabajadores “Nagayama Norio”), IFEJANT (Instituto de Formación a Educadores de Jóvenes y Niños Trabajadores de América Latina y el Caribe “Mons. Germán Schimtz”) e MNNATSOP (Movimiento Nacional de Niños y Adolescentes Trabajadores Organizados del Perù).
I servizi che il Prominats offre sono i seguenti:
Formazione:
si offre un Curso de Gestión de Pequeños Negocios rivolto a Nats e collaboratori, partendo dal principio dell’economia solidale e di promozione del protagonismo, con l’intento di fornire gli strumenti necessari all’elaborazione di un progetto e alla gestione di un’iniziativa economica.
Prestiti e risparmi:
dopo aver preso parte al corso i Nats, coadiuvati dai collaboratori, possono presentare al Prominats della loro zona il progetto di un’iniziativa economica. Se il progetto viene approvato possono ottenere un prestito, che può essere individuale o collettivo, se il progetto viene presentato in gruppo. Per promuovere la cultura del risparmio parte del prestito viene accantonato periodicamente, andando a formare un fondo che rimane comunque a disposizione del Nat.
Consulenza:
il Prominats offre consulenza riguardo alle difficoltà di gestione dell’attività economica che i Nats possono incontrare.

Attualmente si sono costituiti dei gruppi Prominats a Bagua Grande, Piura, Jaén, Lambayeque, Pucallpa, Arequipa, Juliaca, Puno, Lima.


Abbiamo incontrato per la prima volta alcuni dei membri del Prominats a San Martin de Porres, Lima, in occasione della loro riunione nazionale. I ragazzi presenti erano una ventina, tra i 12 e i 17 anni, provenienti da diverse zone del Perù in cui è attivo il progetto (Lima stessa, Puno, Arequipa, Juliaca e Jaen).

Abbiamo preso parte ad un laboratorio in cui i collaboratori proponevano la costruzione della mission e della vision del Prominats; questa parte non sembrava attirare l’attenzione dei ragazzini presenti. Quando però è stato il momento di definire gli obiettivi strategici si sono attivati, dimostrando una lucidità e una chiarezza di pensiero invidiabili rispetto a quelle che sono le loro problematiche e le loro esigenze. Mi hanno piacevolmente stupito per la spontaneità del loro modo di porsi, e per l’invidiabile dialettica che fa supporre un’abitudine al confronto e al lavoro di gruppo. In risposta ad alcune nostre domande loro stessi hanno sottolineato l’importanza dello scambio di opinioni e del conseguente arricchimento reciproco, e l’idea che “l’unione fa la forza”.
Li salutiamo con la sensazione di “pienezza” di quando si entra in relazione con persone che hanno tanto da dare, da Vidal, che lavorava in una miniera d’oro e che ora accompagna i Nats e crede fermamente in loro, ai ragazzini di Puno, coi loro guai con i serenazgos e la loro lucidità di pensiero, alla delegazione di Juliaca, di cui abbiamo faticato a capire l’accento, passando per le ragazze di Arequipa, che ci invitano ad andare a vedere i loro balli tradizionali alla serata di chiusura dell’incontro. Sono le persone che incontriamo, con le loro storie e con quello che condividono con noi a rendere un’esperienza come la nostra degna di essere vissuta.


L’Ifejant offre a me e a Silvia la possibilità di seguire le attività del gruppo Prominats di Puente Piedra, alla periferia di Lima.

Ci stringiamo sulle panche della piccola biblioteca donata dagli studenti dell’Università San Marcos, pavimento in terra battuta e uno strato di polvere dalla “strada” a ricoprire ogni cosa. C’è una bella accoglienza da parte dei ragazzi, curiosità e stupore per il nostro esserci spinte così lontano dal centro di Lima..l’impressione è che distanze che a noi non sembrano poi così proibitive a loro appaiono insormontabili, che percepiscano Puente Piedra come il posto più isolato del mondo ..beh, sicuramente la desolazione non manca tra quelle casette che sorgono alla bell’e meglio dalla sabbia, ricordandomi un po’ immagini da vecchio film western.

Scopriamo a nostre spese che ai peruviani spesso dispiace dire un “no” deciso, e l’equipe che segue il progetto preferisce assicurarci che sono ben felici della nostra presenza e collaborazione, salvo poi dimenticarsi di avvisarci quando vanno ad incontrare il gruppo di Puente Piedra o renderci partecipi solo nel momento in cui arriviamo all’ufficio che non è possibile parlare con noi perché proprio quel giorno c’è una riunione, un incontro urgente, un rendiconto da completare. E così siamo costrette a rinunciare alla collaborazione ad un progetto interessante, con un gruppo di ragazzi che mi rammarico di non aver potuto conoscere meglio.

Un video sul Prominats è disponibile su www.napa.com.pe

AYLLU SITUWA

Ayllu Situwa (www.ayllusituwa.org) è un’associazione che ha come obiettivo lo sviluppo integrale dei bambini e giovani in situazione di rischio ed esclusione sociale.
A Chorrilos, periferia di Lima, ha sede una casa-famiglia che attualmente ospita 10 ragazzi tra i 6 e i 16 anni d’età.
Due notti a settimana Luz e Jacek, i due educatori, escono ad incontrare i ragazzi di strada del centro di Lima.
Io e Silvia una notte abbiamo preso parte ad una di queste “ uscite “..un vero e proprio tour all’inferno, l’inferno dell’Avenida Grau. Mentre attraversavamo le zone di prostituzione e di spaccio Luz ci “rassicurava” dicendo che non ti può accadere nulla quando Dio è con te. E io non potevo fare a meno di chiedermi se Dio non si fosse dimenticato di quei ragazzi. Di quella notte mi porto dentro il sentimento di grande ammirazione per Luz e per le persone come lei, per il loro riuscire ad essere “presenza” che ascolta, condivide e non giudica. E il sentimento di angoscia per quanto visto e sentito, per le prostitute-bambine in strada coi loro figli, per il racconto di serenazgos che tentano di appiccare fuoco ad un ragazzino che dorme sul marciapiede….e di impotenza nei confronti delle sofferenze di questa parte d’umanità, messa al bando, ma che esiste, e che mi interroga.

PROYECTO EDUCATIVO ALEJANDRO CUSSIANOVICH


Il programma educativo “Alejandro Cussianovich” interessa parte del distretto di San Juan de Lurigancho, Lima.

È stato ideato da tre giovani, ex Nats, e conterà sull’appoggio di volontari della zona e dei dintorni.
Attualmente il sostegno economico si realizza tramite donazioni private.

Il progetto ha preso avvio il 17 marzo 2008, e si concretizzerà in:
scuola rivolta a 32 bambini/adolescenti non scolarizzati della zona;
scuola per genitori;
attività legate alla salute;
attività legate alla promozione dell’organizzazione e del riconoscimento dei diritti di bambini e adolescenti lavoratori.

ZONA DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO

Il distretto di San Juan de Lurigancho è situato a est della città di Lima, in un’angusta valle circondata da colline brulle e pietrose. Il suolo è arido e improduttivo, a causa dell’assenza di fiumi e canali di irrigazione. Il clima è di tipo desertico, e le precipitazioni sono scarse anche in inverno. La temperatura media oscilla tra i 17°C e i 19°C.
San Juan de Lurigancho è il distretto più esteso di Lima, con una superficie di 131,25 Km²; con i suoi 812,656 abitanti (censo 2005) è considerato uno dei distretti più popolati del Sudamerica. La maggior parte degli abitanti sono immigrati provenienti dalla zone agricole di diversi dipartimenti del Perù (Huancavelica, Ayacucho, Huanuco, Junín, Arequipa, Lambayeque); la popolazione è prevalentemente giovane: i minori di 29 anni sono il 53%.
Il 30,2% della popolazione attiva è costituita da lavoratori dipendenti; il 69,8% si dedica invece al commercio e ai servizi: questo significa che gran parte degli abitanti sviluppano attività di autogenerazione di impiego e di entrate.
Le case, inizialmente in materiale rustico, sono oggi in cemento e mattoni, anche se costruite senza nessun appoggio tecnico.
La denutrizione cronica raggiunge il 17,14% dei minori di 6 anni; nelle zone di povertà estrema tocca il 31%. L’1,5% dei bambini presenta denutrizione acuta.
L’area interessata dal progetto coinvolge 65 comunità; il 78,5% delle comunità si trova in situazione di povertà, e il 21,5% in condizioni di povertà estrema.
La popolazione in condizione di povertà estrema non conta su entrate sufficienti a garantire un’adeguata alimentazione; si tratta prevalentemente di famiglie che vivono nella parte alta delle colline, con carenza di servizi basici. La maggior parte di questa popolazione è costituita da
immigrati dalle zone interne del Perù, giovani coppie, ragazze madri, anziani.


IL PROGETTO: COME NASCE

Il progetto nasce dall’iniziativa di tre ragazzi, Juan, Sonia e Kethy, ex bambini lavoratori; Sonia e Juan sono stati membri del Manthoc1. Dalla loro esperienza si sviluppa il programma educativo “Alejandro Cussianovich”, che si propone di garantire l’accesso all’educazione a bambini e adolescenti cui manca questa possibilità, puntando sull’interazione tra la scuola che si andrà a creare e la comunità.

L’approccio utilizzato è quello del riconoscimento dell’importanza del protagonismo del bambino/ adolescente, visto come soggetto di diritto e agente attivo di cambio all’interno della società.

L’iniziativa si sviluppa in seguito ad una ricerca effettuata nel distretto di San Juan de Lurigancho, che ha permesso di identificare le esigenze della popolazione residente.
In particolare, sono stati analizzati i seguenti aspetti legati ai bambini/adolescenti:
dati anagrafici: nome, genere, età, luogo di nascita e indirizzo;
situazione del nucleo familiare: numero di membri e nome del capofamiglia;
educazione: livello di istruzione, problemi e intenzioni circa l’educazione;
attività svolte durante il giorno;
nutrizione: se è presente tutti i giorni e in che consiste;
salute: malattie e trattamenti utilizzati.


La ricerca ha coinvolto 102 bambini provenienti da 23 famiglie, con i seguenti risultati:

il 36,4% sono femmine, il 63,6% sono maschi;
età: 35 % tra i 3 e i 5 anni; 43% tra i 6 e gli 11 anni; 22% tra gli 11 e i 17 anni;
situazione familiare: il 30% vive con entrambi i genitori; il 44% vive con un solo genitore e il 26% vive con altri parenti (zii, nonni, fratelli);
il 49% desidera studiare, il 12% lo sente come un obbligo;
il 56% lavora durante il giorno, ma il 32% non si riconosce come bambino lavoratore;
nutrizione: il 91% fa colazione (pane e latte o pane e the); il 100% pranza (il 45% mangia solo una zuppa, il 65% solo il secondo); il 5% cena (con quello che avanza del pranzo o con the e pane);
l’1% è cosciente dei problemi legati alla sua salute (presenza di pidocchi, mancanza d’igiene, malattie della pelle ..) e l’1% riceve trattamenti per risolverli.


IL PROGETTO: LE ATTIVITA’

In seguito all’analisi delle esigenze emerse dalla ricerca, il progetto si propone di intervenire su tre livelli:
educazione;
salute;
promozione dei diritti dei bambini/adolescenti e organizzazione.


1.AREA EDUCAZIONE

Il programma educativo “Alejandro Cussianovich” sviluppa un piano d’azione educativo basato su una proposta curriculare adeguata alla realtà dei bambini e adolescenti (per esempio, tenendo conto delle esigenze di quelli che lavorano, cosa che la scuola statale non fa).
Il processo educativo cerca di creare un contesto che stimoli lo sviluppo di capacità, abilità, destrezze, in particolare attraverso:

Proposta curriculare adattata alla realtà dei bambini/adolescenti;
Attenzione per tutti gli aspetti dello sviluppo personale;
Relazione con la famiglia e la comunità con il fine di orientare e aiutare a risolvere alcune situazioni traumatiche;
Prevenzione dell’abbandono scolastico e attenzione per le difficoltà di apprendimento;
Proposta di laboratori produttivi (microimpresa) per formare i bambini/adolescenti ad alternative di lavoro.

In quest’ area verranno quindi realizzati:

Scuola per 32 bambini/ adolescenti (dai 3 ai 12 anni), su tre livelli. All’interno del programma curriculare sono previsti (oltre alle aree di base: logica-matematica, comunicazione, scienze e area sociale):
laboratori produttivi (marmellate, bigiotteria, biglietti),
laboratori di lettura e comprensione del testo,
educazione ambientale e artistica,
educazione fisica,
sensibilizzazione sulla cura della persona.

La scuola è strutturata in tre trimestri, dal 17 marzo al 22 dicembre, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12,30.


Scuola per genitori, con finalità di sostegno/accompagnamento al loro ruolo di educatori. In particolare si realizzeranno riunioni con i genitori stessi, giornate di formazione sui temi del castigo fisico e della salute, in coordinazione con l’area specifica.


2.AREA SALUTE

La mancanza di conoscenza su alcuni problemi legati alla salute (parassitosi, pediculosi, malattie della pelle..) comuni nella zona, e le scarse risorse economiche a disposizione, fanno sì che tali problemi non ricevano prevenzione e cura adeguate. A questo si somma la cattiva nutrizione di molti bambini /adolescenti, che si ripercuote in problemi fisici (bassa statura, crescita inadeguata) e in problemi legati all’apprendimento.

L’obiettivo del programma è quindi quello di fornire informazioni e appoggio mediante giornate mediche e trattamenti preventivi adeguati, in collaborazione con la facoltà di medicina dell’Università La Unidad.

In particolare :

Si garantirà la colazione ai bambini/adolescenti che frequentano la scuola (quest’obiettivo è subordinato alla disponibilità di risorse economiche);

Si realizzeranno giornate di formazione sui temi della gravidanza precoce e della pianificazione familiare;

Si realizzeranno due giornate di trattamento contro la pediculosi e si garantirà attenzione su questo tema durante l’anno scolastico;

Si realizzeranno esami e accertamenti medici.



3. AREA ORGANIZZAZIONE E PROMOZIONE DEI DIRITTI DEI BAMBINI/ADOLESCENTI

Si promuoverà la partecipazione dei bambini /adolescenti lavoratori ad organizzazioni di base, costituite e gestite dai minori stessi con l’accompagnamento di adulti collaboratori, con lo scopo di aiutarli a prendere coscienza dei propri diritti, del proprio ruolo attivo all’interno della società, sviluppando il riconoscimento e la valorizzazione della propria identità di lavoratori.
Si realizzerà quindi un avvicinamento ai bambini/adolescenti nei luoghi di lavoro (mercati, fermate degli autobus), coinvolgendoli in attività ludiche e invitandoli a partecipare alle riunioni dei gruppi organizzati. Le date delle riunione e gli argomenti da trattare saranno decisi dai ragazzi stessi.
Si cercherà di stabilire una rete di contatti con le organizzazioni già esistenti di bambini/adolescenti lavoratori, creando un tessuto di interscambio di esperienze.
Si cercherà inoltre di mantenere uno stretto legame con la comunità; a questo proposito verrà proposta la partecipazione dei giovani alla fiera locale, per sottolineare il loro essere parte della vita della società.
Verrà inoltre proposto al gruppo di bambini/adolescenti lavoratori che si andrà a creare l’approfondimento, con modalità da definire e ricercando collegamenti con altri gruppi, del tema del maltrattamento e dell’abuso sessuale.


Con l’idea di mettere a disposizione quello che sappiamo fare abbastanza bene abbiamo deciso di proporre ai bambini coinvolti nel progetto educativo e ai loro amichetti del barrio un “laboratorio” di racconti: alcuni pomeriggi di giochi e piccoli lavori manuali a partire dalla lettura di una fiaba “animata”. Il taller de cuentos è una delle esperienze che con maggior affetto porto nel cuore, per il calore e l’affetto dimostrati dai ragazzini, senza dubbio. Ma anche per la sensazione di avere fatto qualcosa, anche se poco, al meglio…spero che pure loro serbino un buon ricordo del gorrion que no sabia cantar, del sabio buho, della ovejita negra, del pollito… e che si siano divertiti con noi almeno la metà di quanto mi sono divertita io!

Attualmente Manlio Chiarot e Claudia Anselmi stanno partecipando al progetto.

NASSAE

L’Escuela Nats NASSAE nasce nel 2002 su iniziativa di Lucy Palomino, ex bambina lavoratrice ed ora insegnante e direttrice della scuola. Lucy inizia ad avvicinare i bambini lavoratori che si riuniscono alle fermate degli autobus, prevalentemente venditori di caramelle e lustrascarpe. Poco a poco conquista la loro fiducia, e a casa sua predispone uno spazio di incontro e di gioco per questi ragazzi. Nasce così il gruppo GONATV (grupo organizado ninos y adolescentes trabajando por la vida), che entra in rete con altri gruppi organizzati (Manthoc e MNNATSOP). Sono gli stessi ragazzi del GONATV a proporre la creazione di una scuola che tenga conto delle loro esigenze di lavoratori, con orari e tareas che siano adeguati alla loro condizione. Nasce così il NASSAE (Nelly y Alejandro2 Siembradores de Semilla de Amor y Esperanza), che conta sull’appoggio di volontari ex GONATV ed ex Manthoc e sulla collaborazione degli stessi studenti, che organizzano attività di autofinanziamento e di coinvolgimento di altri giovani lavoratori. Proseguono i contatti col Manthoc e con il MNNATSOP; i bambini si rendono quindi conto dell’esistenza di altri NATs come loro e maturano consapevolezza dei loro diritti in quanto lavoratori. Si inizia con l’Ifejant il lavoro sulla propuesta curricular: si adattano i programmi dello Stato alle esigenze dei NATs, inserendo per esempio una parte sull’organizzazione e sul lavoro minorile.
Per 2 anni il NASSAE riceve finanziamenti dall’Italia, in seguito all’approvazione di un progetto che lo riguarda; al termine del progetto i fondi vengono meno e le attività si sono ridotte: per i maestri è previsto solo un rimborso spese per gli spostamenti, non viene più fornito il servizio di comedor (pranzo prima di andare a casa) e anche le giornate dedicate alla salute (prevenzione pediculosi per esempio) si sono ridotte.
Attualmente i ragazzi (circa una ventina) sono divisi in tre gruppi: inicial e primo grado; secondo e terzo grado; quarto, quinto e sesto grado.

Silvia Morsanutto prenderà parte al progetto NASSAE fino a dicembre.

Per un’intervista a Lucy e per avere un’idea sul distretto di San Juan de Lurigancho: sul sito di Arcoiris tv è disponibile un video dal titolo “I bambini del Lurigancho”.






































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