Palestina Israele: la soluzione c'è, l'Europa deve fare la sua parte

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Quello che sta succedendo in Palestina è un genocidio, per noi mal informati è difficile da capire perché Hamas il maggior partito democraticamente votato in Palestina, non accetti di sottoscrivere una tregua propiziata da Abu Mazen dell'Autorità palestinese.

Gerusalemme-2012-062Eppure non dovrebbe essere così difficile da capire. E' da prima del 2000 che Israele, ogni 2 - 3 anni per una qualche ragione, sferra un attacco nei territori Palestinesi, le centinaia di morti di questi giorni si sommano alle migliaia che in questi anni sono stati perpetrati. Altre migliaia di Palestinesi sono detenuti nelle prigioni israeliane. C'è un embargo, che costringe i Palestinesi a scavare dei tunnel per far arrivare le derrate di cui hanno bisogno, il mare di Gaza è pattugliato dalla marina Israeliana, che non permette nemmeno il normale traffico di pesca palestinese, e blocca qualsiasi nave che porti merci o passeggeri sulle spiagge di Gaza.
Ci sono continue vessazioni, occupazione di territori palestinesi da parte di Ultra ortodossi, espropri, violenze; un Palestinese che voglia venire in Europa anche solo per trovare i parenti deve firmare una carta che non rientra più nel proprio Paese, ci sono migliaia di Palestinesi ben inseriti in Europa, che non possono andare a trovare i familiari nella loro città di origine.  Ci sono strade palestinesi coperte da reti metalliche per proteggersi dai lanci di immondizia fatti dagli ebrei che abitano nei piani alti delle case, ecc ecc. I Missili lanciati dalla Palestina verso Israele, sono la reazione di gruppi esasperati dalla situazione esistente. Anche nei nostri Paesi abbiamo gruppi che pensano di fare la guerra allo Stato mettendo in essere atti terroristici, ma non per questo radiamo al suolo intere città.
Se Hamas firmasse la tregua, si terrebbe i morti e il popolo continuerebbe a restare prigioniero di Israele. Hamas sta chiedendo che si formi un tavolo  presenti:  Israele, Stati Uniti e Europa, e che si scriva un trattato dove, come tutti gli Stati del mondo, ogni palestinese possa entrare e uscire dal proprio Paese,  possa avere agibilità del proprio mare,  possa decidere di darsi uno sviluppo non condizionato dall'esterno; che valgano insomma i principi che sono riconosciuti per tutti gli altri Paesi del Mondo. La stragrande parte della popolazione palestinese è d'accordo con Hamas.
Se non sarà così Hamas dice: non ci interessa un cessate il fuoco, se dobbiamo morire, di fame, di malattie e di repressione, tanto vale farla finita subito.

Dunque l'Europa può fare la sua parte, noi italiani se non vogliamo un genocidio occorre premere sulle diplomazie europee perché intervengano positivamente a risolvere definitivamente il problema del popolo palestinese.

Aldo Prestipino

 

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