Asoc finanzia lo sviluppo dell'Eritrea

Il . Inserito in Rassegna stampa

IL GIORNALE DI VICENZA

Microcredito. Imprese in rosa.

( fe.ba. ) Microcredito e microeconomia, nelle formule di queste discipline si nasconde la soluzione per salvare i paesi poveri dell’Africa. Lo dice Mengsteab Afeworki, il direttore del Saving e Microcredit program di Asmara, in Eritrea, con il quale collabora da qualche tempo anche l’associazione vicentina di solidarietà e cooperazione (Asoc). Ieri sera, al teatro dei Carmini, Afeworki ha spiegato il funzionamento di queste politiche di credito, di fronte ad una cinquantina di spettatori, molti dei quali appartenenti a diverse etnie africane.

La formula scelta dall’Asoc per aiutare soprattutto le donne eritree, è quella di un prestito agevolato, un microcredito, al quale non avrebbero mai accesso tramite circuiti tradizi onali, perché impossibilitate a fornire garanzie alle banche.
Un piccolo contributo, anche solo per acquistare qualche attrezzo o animali da cortile, in un paese in cui si vive con 200 dollari di reddito annuo, può essere un grande aiuto. Il progetto dell’Asoc vicentina ha trovato appoggio nel Saving e Microcredit Program (SMCP) che dal 1996 opera in quelle zone. Menghsteab Afew orki è in Italia su invito dell’università di Padova per la quale terrà alcune lezioni sul funzionamento del microcredito e della microfinanza. Si tratta di un approccio diverso nella lotta alla povertà perché coinvolge un’intera comunità, che si accolla la responsabilità della restituzione del prestito. La garanzia fornita alla banca è dunque quella dell’appartenenza alla comunità, fondamentale centro della vita quotidiana, verso la quale, prima di tutto, il beneficiario del credito è responsabile. Sono 17 mila i prestiti concessi in Eritrea dall’SMCP, che ha “radici” nel 22% dei paesi eritrei.
Dal novembre 2002 sono stati inviati nel paese africano dall’Asoc vicentina 18 mila 500 euro, tramite la banca popolare etica di Padova, e altrettanti stanno per partire grazie anche ad un contributo della Regione. Il prestito concesso alle donne eritree, può servire a comprare un telaio, una macchi na per cucire, o qualche altro attrezzo e, una volta restituito, ritorna in circolo e viene concesso ad un’altra donna bisognosa a rotazione. All’incontro di ieri erano presenti anche il professore padovano Pierpaolo Faggi, e le dottoresse Francesca Zamperetti, dell’Asoc Vicenza, e Giovanna Franca Dalla Costa, autrici del libro “Microcredito donne e sviluppo, il caso dell’Eritrea”.

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