Report VII Incontro Molacnats

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Dal 14 al 22 marzo 2008 si è tenuto in Colombia il VII incontro dei Movimenti di Bambini ed Adolescenti Lavoratori dell'America Latina. Ecco il report di Aldo Prestipino. 

VII INCONTRO DEL MOLACNATS: AMERICA LATINA E CARAIBI

Cachipay – Colombia 14 -22 marzo
 
Il Movimento latinoamericano dei NATs aveva avuto il suo primo incontro nel 1988 e già al terzo incontro, nel 1995 in Bolivia, erano presenti 11 movimenti nazionali e, come invitati, una delegazione di ragazzi cubani e una di rappresentanti del Brasile.
L’avvento della Global March contro il lavoro minorile lanciata nel 1997 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL, Agenzia dell’ONU), che impegnava ed impegna tuttora i Governi a rispettarne i dettami, se da una parte ha contribuito a porre il tema del lavoro minorile nell’agenda politica mondiale, dall’altra ha deliberatamente escluso dagli ambiti di dibattito e di decisione proprio i diretti interessati: i Movimenti dei Bambini ed Adolescenti Lavoratori, già allora presenti in America Latina, Africa ed Asia. L’impostazione della Global March ha prodotto una serie di delibere puramente abolizioniste e la disarticolazione di alcuni movimenti nazionali dei NATs, come ad esempio quello nicaraguense, e l’isolamento di altri, che si sono visti abbandonati da tutte le agenzie e ONG influenzate dall’OIL e messi sotto pressione dai rispettivi Governi.
Nonostante l’impatto progressivo di una tale impostazione, con il VI incontro tenutosi in Paraguay nel 2001 si decide di formalizzare l’esistenza del Movimento Latinoamericano Continentale dei Bambini ed Adolescenti Lavoratori, ufficializzando la nascita del Molacnats e ribadendo così la propensione internazionale del Movimento a favore di tutta l’infanzia.
Tuttavia, il deterioramento della situazione in America Latina, a seguito delle politiche abolizioniste, è evidente. Pur essendoci organizzazioni di NATs presenti in alcuni Movimenti nazionali le difficoltà vanno crescendo, soprattutto in Argentina, Bolivia e Chile. Il Molacnats, anche per assenza di finanziamenti, si trova a dover posticipare il VII incontro che si avrebbe dovuto tenersi nel 2004.
Italianats, organizzazione portavoce dei Movimenti in Italia e in Europa, svolge,  collaborando con Pro NATs, un ruolo decisivo per riannodare i fili del Movimento Mondiale (che dal 1996 non si riunisce), favorendo gli incontri: nel 2002 a Milano, nel 2004 a Berlino, nel 2005 a Kundapur. Tale collaborazione porta all’Incontro Mondiale di tutti i Movimenti, nel 2006, a Siena.
Proprio a Siena la delegazione latinoamericana manifesta la necessità di un appoggio da parte di Italianats per la realizzazione del suo VII incontro.
La situazione fotografata in America Latina alla fine del 2007 registra il suo minimo storico; solo 4 Movimenti nazionali sono realmente attivi: Colombia, Paraguay, Perù e Venezuela. Angel Gonzales e i delegati del Segretariato del Molacnats in Venezuela come pure Italianats si rendono conto dei rischi esistenti a convocare un Incontro Continentale con così poca rappresentatività, ma occorre crederci; si avvia un intenso lavoro diplomatico e si decide di convocare il VII incontro in Colombia dal 14 al 22 marzo 2008.
Al nostro arrivo a Bogotà il 14 marzo, troviamo Angel Gonzales molto provato e orientato a lasciare il segretariato: troppa fatica, poche soddisfazioni, carenza di mezzi e di risorse economiche.
L’incontro inizia con un approccio preoccupato e pessimista, ma le cose prendono una piega insperata: oltre ai delegati di Colombia, Paraguay, Perù e Venezuela sono presenti una delegata ed un educatore della Bolivia senza mandato di voto in quanto rappresentanti solo di una parte del Movimento nazionale, ma con diritto di parola, un delegato ed un educatore del Guatemala, un adolescente ed un educatore del CMT di Equador. Ogni Paese presente si è fatto carico di un biglietto aereo, segno di un vero interesse verso il Movimento continentale. C’è maturità, consapevolezza e determinazione negli interventi dei delegati, ottime le presentazioni dei Movimenti, intenso il programma dei lavori, una forte partecipazione dell’Università dell’Externado di Bogotà che decide di collaborare con il Movimento. Dopo i primi due giorni ci si trasferisce tutti a Cachipay, una località a 2 ore di autobus da Bogotà, dove siamo ospitati in una struttura per certi versi simile a quella di Siena. Così, isolati e concentrati, mentre gli educatori si occupano di ragionare su temi quali la rete dei collaboratori, i delegati prendono in mano l’iniziativa di rilanciare il Molacnats.
La chiave di volta di questo rilancio viene individuata nella creazione della piattaforma Internet: www.molacnats.org, primo sito fatto non “per” ma “dai” bambini ed adolescenti. La piattaforma rappresenterà lo strumento per comunicare tutto quello che riguarda i NATs, organizzare chat quindicinali dei delegati continentali direttamente dai rispettivi Paesi, per attivare un blog all’interno di ogni Movimento nazionale.
Un contributo per acquistare un computer e il resto delle strumentazioni necessarie è già stato versato ad ogni Movimento nazionale: ci sarà bisogno di qualche settimana per apprendere ad usare questo materiale; alla fine della discussione vengono eletti i responsabili per la piattaforma Internet in ogni Paese.
Si prosegue discutendo della situazione venutasi a creare in Bolivia: l’intervento della delegata boliviana non aiuta, troppo legata ai motivi di frizione, senza proposte di uscita; l’educatore cerca di portare ulteriori elementi, ma l’assemblea decide che non può limitarsi ad ascoltare una sola versione, ed invita i Boliviani a favorire la realizzazione, al loro rientro, di un’assemblea unitaria. Il Molacnats è disponibile, se considerato utile, ad intervenire per una mediazione.
Si vota poi l’entrata di Guatenats, il Movimento del Guatemala. L’entusiasmo dei Guatemaltechi è grande: sono motivati a rafforzarsi al loro interno e a svolgere un ruolo propulsore nell’area centroamericana.
Si votano quindi i nuovi delegati per il prossimo triennio del Molacnats.
Si discute e si vota il piano d’azione.
Viene richiesto infine un intervento di presentazione di Italianats e Pronats: introduco quindi com’è sorta Italianats (c'è da ricordare infatti che i delegati dei Movimenti crescono e ne entrano sempre di nuovi ai quali talvolta mancano certe informazioni), informo i presenti su chi  siano i componenti di Italianats e su cosa si sia fatto finora, richiamando fra l’altro le prospettive mondiali, la giornata mondiale del bambino lavoratore, il logo mondiale, il tema dell’economia responsabile. Chiarisco come abbiamo potuto contribuire, in via del tutto straordinaria, al sostegno delle spese del VII incontro, e termino ponendo ai delegati e agli educatori presenti un interrogativo: “A questo punto, cos’è per voi Italianats?”. I presenti colgono la differenza tra Italianats/Pronats e le altre pur meritorie ONG come StC e TdH, come appare evidente dal documento finale che viene votato.
Un applauso sottolinea la scelta di Italianats di indicare Giangi Schibotto quale responsabile per il continente. Viene colto anche il richiamo all’elezione dei delegati “mondiali” che si concretizza con la votazione dei due delegati latinoamericani nella commissione mondiale.
Rispetto alle premesse la situazione è diametralmente cambiata: è così che Giangi ed io prendiamo l’iniziativa di appartarci con Angel Gonzales. La nostra intenzione è quella di manifestargli ancora una volta il nostro apprezzamento per il lavoro svolto e convincerlo a mantenere il Segretariato. Angel ci racconta delle difficoltà che attraversa, ma si vede che apprezza la nostra attenzione e ci assicura che ci rifletterà e che all’indomani ci darà una risposta. Con lui poi parliamo anche di altro: delle prospettive del Movimento Mondiale e di Economia Solidale.
Il giorno seguente, la risposta che Angel dà è intelligente e positiva: non lascerà, ma a condizione che i Colombiani che amministrano la Piattaforma Internet si considerino parte del Segretariato. I delegati discutono, c’è bisogno di una riunione della commissione ristretta, ma alla fine la proposta votata confermerà il Segretariato in Venezuela, con la collaborazione Colombiana. Angel Gonzales lavorerà dunque in tandem con Stella.
Alcune riflessioni sulla metodologia dell’incontro:
- I delegati di Colombia, Guatemala, Perù, Paraguay e Venezuela sono arrivati all’incontro molto preparati, con i loro powerpoint e i loro documenti.
- C’è stata una grandissima attenzione all’inclusione dei nuovi membri, per esempio nei confronti del rappresentante equatoreño (di notevole personalità) e della delegata boliviana, in modo che si sentissero fin da subito parte integrante del Movimento.
- I primi due giorni di Seminario presso l’Università di Externato a Bogotà si è cercato e ottenuto un equilibrio tra gli interventi dei delegati e quello degli adulti.
- A Cachipay, pure se l’agenda non era molto chiara (talvolta la sera non era chiaro quale sarebbe stato l’ordine del giorno del giorno seguente) si è garantito l'equilibrio tra momenti di discussione congiunta e di discussione separata tra delegati ed educatori.
- Si è dato spazio ad alcuni interventi formativi. Per esempio Giangi Schibotto, in riunione plenaria, ha tenuto una “lezione” su: “Verso un nuovo paradigma dell’Infanzia”. Anche Manfred Liebel di Pronats e Enrique Bazan di Stc hanno tenuto una lezione in sede plenaria.
- Credo importante evidenziare le interessanti differenze esistenti all’interno del Movimento e il fatto che nessuna di queste sia stata percepita come un limite ma anzi come una ricchezza del Movimento stesso. Una differenza in particolare sulla quale varrà la pena riflettere è il particolare tipo di approccio etico-democratico dei delegati paraguaiani, i quali affiancano al concetto di protagonismo il concetto di servizio: nessuno è delegato permanentemente e in modo definitivo, ma solo e per quanto questo sia ritenuto utile dal gruppo che lo elegge. In sostanza, il delegato non viene eletto da un'assemblea  per un tempo dato (3 o 4 anni), ma viene eletto per un servizio da svolgere, per cui può succedere che il delegato, nel corso dei tre anni di vigenza della sua carica, cambi in continuazione. Questo approccio nasce da una riflessione ben precisa: era diventato evidente infatti che c’erano dei delegati che si impegnavano molto per arrivare ad ottenere il riconoscimento di delegato nazionale, che permetteva loro di avere uno status e di viaggiare anche all’estero (cosa molto ambita). Ma, una volta eletto, questi si disinteressava della base e si occupava del proprio protagonismo piuttosto che di quello del Movimento.
In ossequio a questo approccio i delegati paraguaiani, durante l’incontro, erano in difficoltà ad indicare i nomi dei delegati continentali, perché non potevano assicurare che questi sarebbero stati definitivi e avevano la necessità di un confronto con la loro base.
Conclusioni:
Aver investito impegno e risorse per questo settimo incontro è stato decisivo: le premesse per una ripresa ci sono tutte. Se questo è vero lo sapremo già dai prossimi mesi!
Si evidenzia come il Movimento sia in grado di rinnovarsi positivamente, stimolando la partecipazione di nuovi giovani delegati di grande spessore.
Le novità emerse sono importanti:
- Per la prima volta i differenti Paesi hanno messo risorse proprie per la realizzazione di un incontro Latinoamericano.
- Si inverte la fase “riduttiva” ed entrano nuovi attori: Guatenats e MCT Equador.
- Questo incontro segna l’avvio di un’ulteriore collaborazione tra Movimento Continentale e Università della rete delle Maestrie.
- Prende il via una piattaforma Internet fatta dai ragazzi, con un programma di comunicazione internazionale stabile.
- Si struttura per la prima volta un Segretariato con la responsabilità di delegati ed adulti di differenti Paesi.
- Si ribadisce la scelta mondiale, con elezione dei delegati mondiali e la giornata mondiale dei NATs.
- Italianats esce riconfermata nel ruolo di Organizzazione hermana.
- Far sapere ad Africani ed Asiatici che i latinoamericani hanno eletto i delegati mondiali sarà sicuramente uno stimolo positivo. 
 
Bogotà 23 marzo 2006    
Aldo Prestipino
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